Nicola Cusumano, Vita e sviluppo di un impero: natura del potere e natura umana in Tucidide
La storiografia greca, soprattutto di età classica (a parte una cursoria menzione di Senofonte), è del tutto assente nel pionieristico saggio di Paul Archambault (The Ages of Man and the Ages of the World. A Study of two Traditions, 1966), di cui questo convegno vuol essere una ripresa ideale e al contempo un aggiornamento. La questione cui vorrei qui tentare di dare una risposta è se a Tucidide possa essere assegnato un posto nella lunga storia di questa idea (metafora o principio ontologico che sia), cioè – per citare lo stesso Archambault – che “lo sviluppo di nazioni, imperi e civiltà segue un modello simile allo sviluppo dell'individuo”. Proverò a esplorare il tema in due direzioni. Nella prima prendo in considerazione la presenza di Tucidide in alcuni storici e pensatori politici della prima età moderna, esaminati da Archambault per il loro uso di questa analogia, e interessati alla genesi e al funzionamento del potere politico. Nella seconda cerco un riscontro diretto nel fil rouge della riflessione di Tucidide sulla natura dell’impero ateniese: in particolare focalizzo l’attenzione sul modo in cui lo storico ateniese scandisce le diverse fasi di sviluppo dell’impero, dalla sua nascita fino al declino.